L’intervento sostiene l’adozione di servizi di cloud computing e cybersecurity da parte di PMI e lavoratori autonomi, promuovendo la transizione digitale attraverso soluzioni innovative e più sicure rispetto a quelle già in uso. La dotazione complessiva è pari a 150 milioni di euro.

Beneficiari

Possono accedere micro, piccole e medie imprese con sede in Italia e lavoratori autonomi con partita IVA. Le imprese devono essere attive, iscritte al Registro Imprese, in regola con gli obblighi assicurativi.

Interventi ammissibili

Sono ammissibili spese per servizi e soluzioni di cloud computing e cybersecurity, inclusi hardware e software di sicurezza, servizi infrastrutturali cloud, servizi SaaS, attività di configurazione e monitoraggio:

1. soluzioni hardware cyber security: firewall; firewall di nuova generazione (NGFW); router/switch sicuri; dispositivi di prevenzione delle intrusioni (IPS);
2. soluzioni software cyber security: antivirus e antimalware; software di monitoraggio delle reti; soluzioni di crittografia dei dati; sistemi di gestione delle informazioni e degli eventi di sicurezza (SIEM); software di gestione delle vulnerabilità;
3. servizi cloud infrastrutturali: virtual machine; servizi di storage & backup; network & security (inclusi connettività VPN e servizi DDoS); database;
4. servizi Cloud SaaS: software di contabilità; soluzioni per la gestione delle risorse umane (HRM); sistemi di gestione produttività/Workflow (ERP); software per la gestione di contenuti digitali (CMS) ed e-commerce; strumenti per gestire le interazioni con i clienti (CRM);
5. servizi di configurazione, monitoraggio e supporto continuativo dei servizi.

Tale acquisizione può avvenire tramite l’acquisto diretto di uno o più servizi, ovvero tramite la sottoscrizione di un abbonamento, ovvero adottando una combinazione delle modalità indicate.

Tutti i servizi devono essere qualificati come servizi cloud di livello 1 (QC1) ai sensi del regolamento n. 21007/24, nonché devono essere forniti da soggetti privati abilitati dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) all’erogazione dei predetti servizi.

I servizi devono essere nuovi rispetto a quelli già in uso e rispettare i requisiti QC1.

Il piano di spesa deve essere almeno di 4.000 €, e in caso di abbonamenti sono ammessi i primi 24 mesi.

Contributo

Il contributo è un fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, fino a un massimo di 20.000 €. L’aiuto rientra nel regime de minimis e può essere cumulato con altre agevolazioni compatibili.

Presentazione domande e concessione del contributo

Le domande saranno presentate tramite procedura a sportello. L’apertura dello sportello sarà definita da apposito provvedimento.

Le domande saranno valutate in ordine cronologico.

Caratteristiche fornitori

I servizi devono essere erogati da fornitori qualificati di livello QC1, abilitati dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (catalogo delle infrastrutture digitali e dei servizi cloud di cui al regolamento n. 21007/24), oppure dotati delle certificazioni sotto riportate.

In ogni caso è richiesta la registrazione presso un apposito elenco che potrà avvenire dal 4 marzo 2026 al 23 aprile 2026.